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Immagine del redattoreClinica Veterinaria Cavaria

VECCHIETTI DAL VET: I NOSTRI GATTI!




MONITORIAMO IL GATTO ANZIANO


Vediamo adesso assieme gli aspetti “clinici” che possono farci sospettare la presenza di una patologia o di una gestione non ottimale del nostro gatto anziano (un gatto può ritenersi tale tra i 7 e gli 11 anni). Prima di iniziare la lettura ricordatevi che il gatto sa “mentire” molti meglio di un cane e mascherare meglio i sintomi dell'invecchiamento.


IL PESO:

Nel gatto anziano spesso ci troviamo davanti ad una evidente dicotomia, da un lato gatti obesi dall'altro gatti di una magrezza estrema.


Oltre ad un eccesso di calorie somministrate dal proprietario con il cibo e gli snack (ebbene sì purtroppo in questi casi la colpa è di noi umani) l'aumento di peso nel gatto può predisporre a molte patologie prima tra tutti il diabete mellito ma anche patologia ortopediche.


Altri gatti, invece, mostrano una progressiva perdita di peso con appetito conservato e talvolta aumentato tale da far credere al proprietario di trovarsi davanti ad una seconda giovinezza del loro gatto. Questo comportamento associato frequentemente a vomito e diarrea, irrequietezza, talvolta aggressività è spesso suggestivo di una disfunzione tiroidea (ipertiroidismo).


La perdita progressiva di peso (ma anche di massa muscolare) può riscontrarsi in molte altre patologie quale insufficienza renale cronica, infiammazioni intestinali, patologie epatiche (e tante altre).


Un attento monitoraggio del peso associato alla valutazione di sete, urinazione, appetito e sintomi gastroenterici sono informazioni fondamentali per riconoscere sul “nascere” alcune delle patologie più frequenti nel gatto anziano.

La dieta riveste sempre una posizione importantissima per il benessere dei nostri animali.


Da una parte ad oggi abbiamo disponibilità di diete commerciali per gatti senior altamente appetibili, facilmente digeribili, con proteine ad alto valore biologico, ricche in potassio; dall'altra parte abbiamo diete mirate alla “cura” e “gestione” di patologie quali diabete mellito, insufficienza renale, ipertiroidismo etc. etc. senza dimenticare la possibilità di una corretta e altamente appetibile dieta casalinga sotto l'attento monitoraggio di medici veterinari nutrizionisti.


IL DOLORE:

Già nel precedente blog avevamo detto che spesso i nostri animali non manifestano il dolore con vocalizzazioni e questo vale ancora di più per i gatti.


Con l'avanzare dell'età si da per scontato che il nostro vecchio micio dorma di più e si muova di meno senza pensare che potrebbe esserci un dolore alla base.


Tra le principali cause di dolore si hanno le patologie ortopediche di tipo artrosico ben note a tutti nella specie canina ma spesso ignorate nei nostri gatti.

Gatti amanti della “verticalità” che non saltano più, riluttanti a salire/scendere le scale, che sporcano fuori dalla cassetta, che faticano a pulirsi e magari presentano pelo “brutto” a livello di base della coda e cosce probabilmente hanno dolore nell'effettuare tali movimenti.


Altre patologie che possono arrecare dolore ai nostri amici felini sono le patologie dentali, dalla semplice odontolitiasi (tartaro), stomatiti linfoplasmacellulari, neoplasie del cavo orale … tutte patologie caratterizzate da dolore cronico, difficoltà alla prensione dell'alimento, talvolta eccessiva salivazione e cattivo odore.


Sono piccoli i segni clinici che ci mostra il gatto ma per questo non meno importanti.


Anche per il nostro amico felino esistono numerose opzioni terapeutiche per il controllo del dolore spesso con un approccio multimodale (usare più farmaci o integratori contemporaneamente per massimizzare l'efficacia riducendo il più possibile gli effetti collaterali)


ALITOSI:

Meno frequentemente segnalata rispetto al cane questo “spiacevole” sintomo si trova anche nella specie felina.


Oltre ad alterazioni epatiche e renali che possono causare una modificazione dell'alito per presenza di tossine in circolo anche nel gatto, come nel cane, si possono riscontrate patologie quali odontilitiasi, gengivite, ulcere del cavo orale, neoplasie.


Le patologie dentali spesso causano una scarsa qualità di vita con gatti che rifiutano il cibo, perdono peso, hanno masticazione e deglutizione alterata, riducono la toelettatura, possono mostrare riniti croniche, e spesso hanno batteriemie intermittenti che possono intaccare organi anche distanti.


Una corretta valutazione del cavo orale dei nostri felini è fondamentale e va eseguita avvalendosi, quando necessario, anche della sedazione.


MINZIONE/DEFECAZIONE INAPPROPRIATA

Talvolta i gatti “decidono” di sporcare in luoghi differenti dalla propria lettiera mantenendosi nelle vicinanze della lettiera oppure no.


Spesso questo atteggiamento è dovuto a sensazioni spiacevoli (quali ad esempio il dolore) durante l'atto stesso (come dicevamo prima ad esempio sentire dolore entrando nella cassetta) altre volte ad urgenza (ad esempio in corso di cistiti o coliti), talvolta a seguito di patologie comportamentali o disfunzioni cognitive.


E' sempre fondamentale monitorare attentamente l'urinazione del nostro gatto (deve urinare tutti i giorni!), il colore e la quantità di urine prodotte (ad esempio attraverso l'uso di sabbia agglomerante) e riportare al proprio veterinario qualsiasi atteggiamento anomalo evidenziato durante l'atto della minzione (vocalizzazioni, lunga permanenza in lettiera, produzione di poco gocce di urina etc. etc.).


Anche la defecazione deve essere attentamente monitorata, numero di defecazioni al giorno, consistenza delle feci, presenza di muco o sangue devono sempre essere segnalate così come eventuali atteggiamento anomali durante la defecazione stessa.

Quello che vi può sembrare di poca importanza per il veterinario è di grande aiuto per una corretta diagnosi.


Il vostro gatto ad esempio urina molto, con urine molto chiare ma fatica a defecare quotidianamente? Potrebbe avere ad esempio una patologia renale che lo porta a bere e urinare di più ma nel contempo lo rende disidratato e quindi con feci più compatte e difficili da evacuare.


Se invece il tuo gatto presente frequentemente feci poco formate potrebbe avere una alterazione dell'assorbimento intestinale.

Ricordiamoci che prima di dare la colpa ad un problema comportamentale del fatto che il nostro gatto sporchi in luoghi non consoni ci sono numerose cause mediche da indagare e da escludere!!


PERDITA UDITO E VISTA

Come per le persone e i cani anche i nostri felini possono andare incontro al calo di vista e udito.


La perdita di udito può essere causato da patologie neurologiche, otiti croniche o patologie degli ossicini.


La perdita della vista può non avere significato patologico come ad esempio in corso di nucleosclerosi e atrofia dell'iride e del muscolo ciliare (avendo comunque ripercussioni sul modo di interagire del nostro gatto con il mondo esterno).

Quello che invece è estremamente importante da valutare è la perdita, spesso improvvisa, della vista a causa di patologie retiniche secondarie ad altre patologie e spesso associata ad ipertensione (ad esempio insufficienza renale cronica e ipertiroidismo).


ATTEGGIAMENTI FELINI:


fin dall'inizio abbiamo detto che il gatto ha sintomi particolari e poco evidente che fungono da campanello di allarme, vediamo insieme alcune alterazioni di frequente riscontro in questa specie (ma non solo):

  • atteggiamento plantigrado (il gatto cammina appoggiando la/le zampe posteriori fino al calcagno) tipico della neuropatia associata a diabete mellito

  • ventroflessione del capo (difficoltà a tenere la testa sollevata) tipicamente causato da ipopotassiemia per lo più secondaria a insufficienza renale cronica

  • respirazione a bocca aperta in un gatto in assenza di stress e per un periodo prolungato (si parla di qualche decina di minuti), è sempre una urgenza (patologia cardiaca o respiratoria, meno frequentemente secondaria a dolore)


Il gatto spesso non ci aiuta con manifestazioni eclatanti, spesso è più sfuggente di un cane e tollera meno le manipolazioni sia del proprietario che del veterinario a causa della sua indole.


Ma se impariamo quali sono i campanelli di allarme a cui fare attenzione possiamo intervenire, spesso, prima che la malattia (qualsiasi essa sia) diventi troppo grave per essere curata o almeno rallentata nella sua progressione.


Quindi controllate sempre:
  • peso e appetito

  • sete e urinazione

  • defecazione

  • alterazioni della deambulazione

  • grooming

  • perdita di vista e udito

  • alterazioni del comportamento

Non date per scontato che il vostro micio sia più lento, più svogliato nel mangiare, dorma di più solamente per “colpa” dell'età.


Affidatevi al vostro medico veterinario per condurre i vostri animali verso una bella vecchiaia, insieme è possibile!!


Ricordiamo a tutti i lettori che tali blog sono lungi dall'essere esaustivi riguardo le patologie che possono affliggere i nostri animali in età avanza (ad esempio non abbiamo menzionato le neoformazioni che possono comparire in diverse parti del corpo dei nostri animali e che andrebbero sempre indagate!!). Lo scopo di queste informazioni è di portare esempi concreti di alterazioni frequenti nei nostri vecchietti al fine di instaurare una “collaborazione” il più possibile proficua tra proprietario e veterinario perché solo insieme possiamo dare ai nostri animali una serena vecchiaia.

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