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SERVIZI

Vaccinazioni, visite cliniche e chirurgia IN PROVINCIA DI VARESE

Tra i tanti servizi che siamo in grado di proporre nella nostra clinica veterinaria, non mancano le vaccinazioni e visite cliniche in provincia di Varese, insieme a tanti altri servizi tra cui: chirurgia, day hospital e diagnostica per immagini.

 

Nel dettaglio, proponiamo:

Servizi

I NOSTRI SERVIZI ALLA CLIENTELA

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convenzioni assicurative per i vostri pet

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sale d'attesa separate per cani e gatti

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sale visite separate per cani e gatti

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Pet corner, la nostra app “libretto sanitario”

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finanziamenti a tasso 0%

  • ESAMI DI LABORATORIO
    In Medicina Veterinaria così come in Medicina Umana gli esami del sangue sono fondamentali a scopo preventivo, diagnostico e per monitoraggi terapeutici. Proprio come per le persone gli esami del sangue vengono effettuati, salvo situazioni di estrema urgenza, su animali a digiuno da cibo da un tempo minimo di 8 ore al fine di garantire una buona qualità del prelievo. Il prelievo viene per lo più effettuato su cani e gatti svegli (indole permettendo) utilizzando vene quali giugulare e cefalica. Presso la CVC è possibile eseguire in un tempo massimo di 30 minuti: • Emocromocitometrico (conta globuli rossi, reticolociti, globuli bianche e relative componenti, piastrine) • Profilo biochimico (glicemia, valutazione base di funzionalità renale ed epatica, proteine totali ed albumine) • Emogasanalisi (pH del sangue, elettroliti, lattati) • Test rapidi per malattie infettive/infestive (FIV-FeLV, Dirofilaria immitis, Ehrlichia, Anaplasma, Rickettsia, Leishmania) • T4 (valutazione ormone tiroideo) • SDMA (parametro di danno renale precoce) • proBNP (biomarker cardiaco felino) • Proteina C reattiva (proteina di fase acuta usata come indicatore affidabile, specifico ed altamente reattivo dell’infiammazione sistemica dei cani). Gli esami del sangue spesso si completano con esami delle urine e delle feci. In tempi brevi (se non urgenti massimo entro la giornata) presso la CVC è possibile eseguire: • Esame delle urine (stick, sedimento) completo di UPC • Esame delle feci (flottazione, SNAP test Giardia, parvovirus) La collaborazione con numerosi laboratori esterni permette di ottenere in pochi giorni esami specifici quali: • Elettroforesi sieroproteica • Profilo caogulativo • Gruppo sanguigno • Titolazioni anticorpali per malattie infettive (quali ad esempio Leishmania, Ehrlichia) • Test di titolazione del livello di anticorpi neutralizzanti il virus della rabbia (laboratori riconosciuti a livello di CE) • Titolazione anticorpi vaccinali sia nel cane che nel gatto • Esami specifici per patologie endocrine (iper/ipotiroidismo, iper/ipoadrenocorticismo, insulinoma ….) • Esami di funzionalità pancreatica e gastrointestinale • Esami batteriologici e antibiogramma su diversi substrati (cute, cerume, urine, feci…) • Esami citologici • Esami istologici • Test allergologici su sangue con, in caso di positività, allestimento di immunoterapia desensibilizzante allergene specifica • Esame PCR per ricerca DNA/RNA di patogeni su diversi substrati (es sangue e urine per Leptospirosi, sangue per Mycoplasma haemofelis… ) • Test genetici (es MDR1 in collie, PKD e PKDef in particolari razze feline… ) Gli esami di laboratorio sono ormai un caposaldo anche in Medicina Veterinaria. Se effettuati in modo routinario e specifico permettono di evidenziare alcune patologie in fase precoce (quale insufficienza renale) e di conseguenza di iniziare terapie mirate il prima possibile.
  • VISITA NUTRIZIONALE
    È ormai risaputo, da anni, che alla base di un buono stato di salute ci deve essere necessariamente, insieme ad uno stile di vita più attivo, un’alimentazione sana e bilanciata. Quanti applicano però lo stesso concetto al cibo dei loro animali? Cosa vuol dire “corretta alimentazione” per cani e gatti? Cani e gatti dipendono interamente da noi per il cibo e (per fortuna!) ormai siamo ben lontani dal lasciare che i gatti si cibino di topi e lucertole ed i cani di avanzi di cucina. Una dieta corretta deve essere: • Bilanciata (sia nell’energia sia nei nutrienti): le chilocalorie fornite dal cibo devono essere sufficienti a mantenere attivo il corpo in tutte le sue funzioni, senza sforare nell’eccesso. La dieta poi deve fornire tutti i nutrienti necessari a soddisfare i fabbisogni. Parliamo non solo di macro-nutrienti come proteine e grassi, ma soprattutto di micro-nutrienti, come vitamine e minerali (calcio, fosforo, potassio, zinco,…). • Specifica: a seconda dello stato fisiologico (accrescimento, gravidanza, allattamento, anzianità,…) e di eventuali patologie, i fabbisogni cambiano e di conseguenza, anche la dieta deve subire delle variazioni. • “Gustosa”: il momento del pasto è forse uno dei più attesi da proprietario ed animale durante la giornata, un po’ come per noi umani il sedersi insieme a tavola. Dare perciò un cibo gradito all’animale, vuol dire appagare sia lui sia il proprietario stesso, che si sente soddisfatto nel vederlo mangiare volentieri. Quando ciò non accade, si viene spesso portati ad aggiungere altro alla ciotola o a cedere a richieste dando cibo dal tavolo, sbilanciando di conseguenza la dieta. Una corretta alimentazione può essere quindi data da una dieta casalinga, una commerciale (le cosiddette scatolette e crocchette) o una mista (casalinga e commerciale insieme). Per evitare errori e carenze nutrizionali, importante è evitare il FAI-DA-TE, ma piuttosto farsi seguire da un Medico Veterinario Nutrizionista. Durante l'incontro, il cane/gatto viene visitato e pesato, determinando body condition score (valutazione della distribuzione del grasso corporeo mediante punteggio) e muscle condition score (valutazione della condizione muscolare). In base a questi punteggi viene determinato il peso ideale e da ciò si calcolerà il fabbisogno energetico giornaliero. Questo passaggio risulta fondamentale soprattutto per soggetti sovrappeso od obesi, perché permette di prendere consapevolezza degli obiettivi e del tempo necessario per raggiungerli. Insieme al proprietario poi si discute di eventuali problematiche o patologie. In questa fase è sempre meglio portare con sè tutti gli esami ed i referti effettuati presso il Medico Veterinario curante. Qualora l'animale non abbia mai fatto esami del sangue od accertamenti questi potrebbero essere richiesti, al fine di ottenere un piano nutrizionale il più specifico possibile per lo stato attuale di salute dell'animale. Successivamente viene effettuata un'attenta anamnesi alimentare, ovvero un elenco di ciò che l'animale mangia attualmente ed ha mangiato in passato, compresi extra e snack. Si decide infine la linea da seguire, prendendo in considerazione le necessità dell'animale ma soprattutto quelle del proprietario, che deve essere in grado di seguire il piano alimentare. La visita nutrizionale quindi durerá all'incirca 45 minuti. Dopo 2 o 4 settimane dalla prima visita, a seconda della problematica dell'animale o in base alle necessità del proprietario, vengono programmati i controlli. Questi durano circa 15-20min e servono per valutare l'andamento della dieta e per parlare con il proprietario di eventuali richieste, modifiche o difficoltà.
  • LA VACCINAZIONE:
    Il vaccino è una soluzione somministrabile per via sottocutanea che ha lo scopo di “simulare” un attacco da parte di virus o batteri pericolosi in natura (e non nella preparazione vaccinale) per stimolare in modo fisiologico il sistema immunitario ad “armarsi” contro il patogeno stesso. Si vaccina per tutelare sia il singolo animale che la popolazione nella sua interezza nei confronti di patologie ad alta morbilità e mortalità. La vaccinazione è un atto medico che deve essere eseguito da un Medico Veterinario esclusivamente su animali sani dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio per ogni animale e per ogni vaccino. Non esiste alcun protocollo vaccinale “standard” che vada bene per tutti. La Clinica Veterinaria Cavaria si attiene alle linee guida internazionali stilate dal VACCINATION GUIDELINES GROUP (VGG) DELLA WORLD SMALL ANIMAL VETERINARY ASSOCIATION (WSAVA) Per una corretta vaccinazione è fondamentale: 1. Vaccinare con la giusta frequenza (fondamentale soprattutto nei cuccioli e nei gattini) 2. Vaccinare solo per agenti infettivi per cui esiste un reale rischio (fondamentale valutare lo stile di vita dell’animale) 3. Vaccinare solo se i benefici sono maggiori dei rischi La risposta vaccinale dipende da numerosi fattori: 1. Corretto protocollo per tipo di vaccino, numero di somministrazioni e tempo intercorso tra le somministrazioni 2. Possibilità di interferenza con immunità materna (nei primi mesi di vita) 3. Possibilità di avere animali “no responder” che nonostante una corretta profilassi vaccinale non “attivano” una risposta immunitaria protettiva Non si devono vaccinare/bisogna attentamente valutare: • Soggetti malati con terapie in atto • Soggetti con immunità materna ancora presente (vaccinazioni precoci) Non è assolutamente vero che un animale vecchio non deve più fare le vaccinazioni (se il suo stato di salute glielo permette). Una corretta protezione vaccinale inizia con una madre correttamente vaccinata: una madre con un corretto protocollo vaccinale è in grado di «passare» anticorpi protettivi alla cucciolata tramite il primo latte (colostro). La raccomandazione del VGG è di iniziare con i VACCINI CORE (vedi oltre) a 6-8 settimane, quindi ogni 2-4 settimane fino a 16 settimane di età o più. Quindi il numero di vaccinazioni CORE della prima serie del cucciolo/gattino sarà determinato dall’età alla quale si inizia con la vaccinazione e dall’intervallo scelto tra una vaccinazione a la successiva. Con questa raccomandazione, quando la vaccinazione viene iniziata a 6 o 7 settimane di età, i VACCINI CORE si somministreranno 4 volte a distanza di 4 settimane, ma ne saranno richiesti solo 3 se la vaccinazione verrà iniziata a 8 o 9 settimane e si manterrà lo stesso intervallo di 4 settimane. La CVC nella maggior parte dei cuccioli e gattini inizia la profilassi vaccinale intorno alle 8 settimane di età dopo aver eseguito un esame completo delle feci ed eventuale terapia mirata per parassiti intestinali tenendo presente che ci sono fattori in grado di interferire con il successo della vaccinazione. In particolare attorno alle 8 settimane di età potrebbe essere ancora presente l’immunità materna passiva che va in “conflitto” con la vaccinazione stessa. La vaccinazione va fatta sempre su soggetti clinicamente sani e dopo una corretta sverminazione. Per stimolare una corretta risposta immunitaria sono fondamentali le tempistiche dei richiami (oltre che la valutazione dei fattori di rischio). I richiami vaccinali vengono tendenzialmente effettuati ogni 3-4 settimane fino al raggiungimento delle 16 settimane. Una parte integrante delle vaccinazioni core dei cuccioli è il “richiamo” vaccinale, che viene eseguito a 12 mesi di età. Lo scopo principale di questa vaccinazione è quello di assicurare che si sviluppi una risposta immunitaria protettiva in ogni animale che potrebbe non essere riuscito a rispondere a una qualsiasi delle vaccinazioni core della prima serie vaccinale, e non tanto di “richiamare” la risposta immunitaria. Il VGG ha definito “VACCINI CORE” quelli che TUTTI i cani e TUTTI i gatti dovrebbero ricevere indipendentemente dalle circostanze o dalla localizzazione geografica. I VACCINI CORE proteggono gli animali da malattie gravi e potenzialmente fatali che hanno una distribuzione mondiale. I VACCINI CORE per il CANE sono quelli che proteggono contro il virus del cimurro (Canine Distemper Virus, CDV), l’adenovirus canino (Canine Adenovirus, CAV) e le varianti del parvovirus canino di tipo 2 (Canine Parvovirus 2, CPV-2). I VACCINI CORE per il GATTO sono quelli che proteggono contro il parvovirus felino (Feline Parvovirus, FPV), il calicivirus felino (Feline Calicivirus, FCV) e l’herpesvirus felino di tipo 1 (Feline Herpesvirus-1, FHV-1). Il VGG ha definito “VACCINI NON-CORE” quelli che sono richiesti solo per gli animali che, per localizzazione geografica, ambiente locale o stile di vita, sono a rischio di contrarre determinate infezioni. In particolare nelle nostre aree i VACCINI NON CORE sono quello contro Leptospira nel cane e contro la Leucemia Felina (FeLV) nel gatto outdoor. I VACCINI CORE dovrebbero essere somministrati ogni 3 anni (e non più spesso) dopo il richiamo a 6 o 12 mesi di età a completamento della prima serie vaccinale di cuccioli e gattini, poiché la durata dell’immunità (Duration Of Immunity, DOI) è di molti anni e può durare anche per tutta la vita dell’animale. Presso la CVC è possibile effettuare un prelievo di sangue per eseguire titolazioni anticorpale per i VACCINI CORE al fine di valutare la presenza di reale protezione anticorpale. Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento rimandiamo alle Linee Guida WSAVA: https://wsava.org/wp-content/uploads/2020/01/WSAVA-Vaccination-Guidelines-2015-Italian.pdf
  • DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
    ESAME RADIOGRAFICO: La CVC ha presso la propria sede una apparecchiatura radiografica con sviluppo digitale che permette di effettuare radiogrammi in tempi estremamente rapidi. Tale diagnostica per immagini permette di valutare l’apparato scheletrico ma anche i tessuti molli (cavità toracica e addominale). Trova largo impiego nella quotidianità per la valutazione di zoppie, del rachide in ogni sua componente, patologie respiratorie e cardiache, dolore addominale o masse apprezzabili alla palpazione, vomito, reflusso, diarrea e molto altro ancora. Presso la CVC è possibile anche eseguire studi radiografici per la valutazione preventiva e ufficiale (FSA) per displasia di anca e gomito. ULTRASONOGRAFIA (ECOGRAFIA): L’ultrasonografia, inizialmente mezzo diagnostico avanzato, è diventata nel corso degli anni, un vero e proprio strumento complementare alla visita clinica di base dei nostri pazienti. Tramite l’esame ecografico è possibile integrare le informazioni raccolte dalla visita e da altri accertamenti collaterali (es. esami del sangue) al fine di aiutare il clinico a raggiungere una diagnosi. Rappresenta un esame ormai inserito nella quotidianità dell’attività clinica veterinaria, richiede la presenza di una figura professionale formata e specializzata, viene eseguita con paziente vigile (senza necessità di sedazione nella maggior parte dei casi) possibilmente a digiuno e può essere svolta con paziente sdraiato su un fianco o anche in normale stazione quadrupedale, con una durata media di circa 30 minuti. Permette, tramite l’uso di ultrasuoni non nocivi per il nostro paziente canino/felino, di visualizzare la corretta morfologia, posizione e struttura degli organi interni (fegato, rene, milza etc etc) e di individuare eventuali alterazioni (aumento di volume, modificazioni strutturali, alterazioni del profilo e dell’ecogenicità degli organi addominali, versamenti, corpi estranei …), che possono essere associate o meno ad alterazioni dei valori del sangue. Risulta essere quindi utile sia nei casi in cui il paziente mostra una sintomatologia specifica, sia come esame di screening nel paziente anziano senza apparente sintomo di malessere.
  • VISITA CARDIOLOGICA
    Proprio come l’uomo anche i nostri animali possono avere patologie cardiache di vario tipo. Ci sono diversi tipi di patologie cardiache: - Patologie a carico delle valvole (degenerazione valvolare legata all’età, circa 75% dei casi) - Patologie a carico del tessuto miocardico (Cardiomiopatia dilatativa o ipertrofica) - Aritmie - Patologie del tessuto pericardico - Filariosi cardiopolmonare - Patologie congenite - Tumori cardiaci E proprio per questo è estremamente importante la figura del Cardiologo Veterinario, figura altamente formata per l’individuazione delle patologie cardiache La valutazione cardiologica viene richiesta sia a scopo preventivo che diagnostico. i motivi più frequenti di richiesta sono: - Razze canine e feline geneticamente predisposte a patologie cardiache - Soggetti in cui alla visita clinica sia stato evidenziato un soffio cardiaco (non correlato alla gravità della patologia che lo genera), alterazioni del ritmo cardiaco o alterazioni cliniche compatibili con patologia cardiaca (calo della performance, episodi di lipotimia …) - Soggetti anziani (anche in assenza di segni eclatanti di patologia cardiaca) - Soggetti risultati positivi alla filariosi cardiopolmonare o altre verminosi che interessano cuore e polmoni - Alterazioni della silouette cardiaca o presenza di segni di versamento toracico o addominale (visibili mediante radiogrammi) La visita cardiologica base consta di: - Valutazione clinica - Esecuzione di radiogrammi toracici in diverse proiezioni - Elettrocardiogramma - Ecocardiografia - Esami ematobiochimici e urinari In soggetti collaborativi la visita cardiologica richiede circa di una trentina di minuti. I pazienti affetti da patologia cardiaca vanno attentamente monitorati e sottoposti a controlli seriali sia mediante diagnostica per immagini che esami del sangue e delle urine. Lo scopo della terapia è migliorare la performance cardiaca, controllare aritmie e pressione sanguigna e migliorare la circolazione (e quindi la funzionalità di tutti gli organi). Nella maggior parte dei casi una diagnosi precoce e una terapia mirata permettono al cane/gatto di avere una buona qualità di vita e di rallentare la progressione della patologia.
  • CHIRURGIA ADDOMINALE
    Come in medicina umana anche i nostri animali possono andare incontro a patologie che non possano essere risolte solo per via farmacologica ma per le quali sia necessario procedere per via chirurgia. Fondamentale perciò risulta la visita prechirurgica: in quella sede il Medico Veterinario Chirurgo visiterà l’animale , valuterà la necessità di eseguire ulteriori accertamenti diagnostici (valutazioni cardiologiche, polmonari, biochimiche) e di coinvolgere altre figure professionali, quali il Medico anestesista, per una valutazione il più possibile precisa e attenta; discuterà, inoltre, con il proprietario delle varie opzioni chirurgiche, delle possibili prognosi e delle eventuali cure post-operatorie che il proprietario dovrà sostenere. La durata della visita sarà di circa 30 minuti. Verrà fissato quindi il giorno dell’intervento e verranno fornite le indicazioni per il proprietario, che dovrà seguire il giorno dell’intervento stesso. Queste prevedono che: - l’animale mangi l’ultimo pasto la sera precedente all’intervento; il cibo potrà rimanere a disposizione fino alle ore 24.00 - l’acqua debba sempre rimanere a disposizione dell’animale - sia necessario presentarsi in clinica con eventuale documentazione allegata, pettorina, guinzaglio, copertina. I gatti devono essere condotti in clinica all’interno del loro trasportino - qualora l’animale fosse molto agitato e/o mordace, sia assicurata la presenza del proprietario fino al momento della sedazione e talvolta anche al risveglio - se l’animale dovesse presentare tosse, vomito, diarrea, inappetenza o abbattimento, i giorni precedenti alla chirurgia, si provveda a riferirlo tempestivamente al medico - qualora fossero richiesti esami pre-operatori questi vengano effettuati il giorno della chirurgia o nei giorni precedenti (max 30 giorni prima). Qualora si evidenziassero delle alterazioni potrebbero essere richiesti eventuali approfondimenti e la chirurgia potrebbe essere rimandata - l’animale rimanga ricoverato presso la struttura fino a completo risveglio; l’orario per la dimissione verrà concordato la mattina della chirurgia in base alla programmazione della giornata e/o mediante contatto telefonico - al momento della dimissione vengano fornite le indicazioni per la gestione del post-operatorio L’eventuale rimozione dei punti chirurgici avverrà a distanza di 10-15 giorni dell’intervento; l’appuntamento verrà fissato il giorno stesso della chirurgia, durante la fase di dimissione del paziente. L’esito di eventuali esami istologici verrà comunicato dalla clinica direttamente al proprietario non appena avuto l’esito dal laboratorio (i tempi possono variare dai 7 ai 14 giorni)
  • CHIRURGIA ONCOLOGICA
    I nostri animali, come noi purtroppo, possono andare incontro a problematiche oncologico/tumorali per le quali l’approccio chirurgico diventa pilastro fondamentale di una più ampia strategia terapeutica che può prevedere anche l’utilizzo di chemioterapia e radioterapia. Lo scopo di questo approccio multimodale è la cura e/o l’aumento della qualità di vita e/o del tempo di vita dell’animale. Fondamentale, in questo processo, risulta la visita chirurgica – oncologica; il Medico Veterinario infatti visiterà l’animale e valuterà se eseguire o meno un esame citologico: questo consentirà di inquadrare il problema da affrontare e consentirà al chirurgo di decidere il miglior planning chirurgico sulla base alla presunta gravità della neoformazione; saranno poi eseguite ulteriori indagini, qualora necessarie (valutazioni cardiologiche, polmonari, biochimiche); si discuterà infine con il proprietario delle varie opzioni chirurgiche, delle possibili prognosi e delle eventuali cure post-operatorie che il proprietario dovrà sostenere. La durata della visita varierà dai 30 ai 60 minuti. Verrà fissato quindi il giorno dell’intervento e verranno fornite le indicazioni che il proprietario dovrà seguire il giorno dell’intervento stesso. Queste prevedono che: - l’animale mangi l’ultimo pasto la sera precedente all’intervento; il cibo potrà rimanere a disposizione fino alle ore 24.00 - l’acqua sia sempre a disposizione dell’animale - ci si presenti in clinica con eventuale documentazione allegata, pettorina, guinzaglio, copertina. I gatti devono essere condotti in clinica all’interno del loro trasportino - qualora l’animale fosse molto agitato e/o mordace, sia assicurata la presenza del proprietario fino al momento della sedazione e talvolta anche al risveglio - se l’animale dovesse presentare tosse, vomito, diarrea, inappetenza o abbattimento, i giorni precedenti alla chirurgia, si provveda a riferirlo tempestivamente al medico - qualora fossero richiesti esami pre-operatori questi vengano effettuati il giorno della chirurgia o nei giorni precedenti (max 30 giorni prima). Qualora si evidenziassero delle alterazioni potrebbero essere richiesti eventuali approfondimenti e la chirurgia potrebbe essere rimandata - l’animale rimanga ricoverato presso la struttura fino a completo risveglio; l’orario per la dimissione verrà concordato la mattina della chirurgia in base alla programmazione della giornata e/o mediante contatto telefonico - al momento della dimissione vi vengano fornite le indicazioni per la gestione del post-operatorio L’eventuale rimozione dei punti chirurgici avverrà a distanza di 10-15 giorni dell’intervento; l’appuntamento verrà fissato il giorno stesso della chirurgia, durante la fase di dimissione del paziente. L’esito di eventuali esami istologici verrà comunicato dalla clinica direttamente al proprietario non appena avuto l’esito dal laboratorio (i tempi possono variare dai 7 ai 14 giorni): durante la discussione dell’esito che si valuteranno gli ulteriori passi indicati per una corretta gestione della patologia tumorale.
  • LA VISITA COMPORTAMENTALE
    Quando parliamo di comportamento le figure coinvolte sono diverse, ed è bene sapere a chi rivolgersi e in quali situazioni e tempi. La visita comportamentale è una visita specialistica, condotta da un medico veterinario esperto in comportamento, un medico veterinario cioè, che ha conseguito una specializzazione o un master post lauream. La valutazione comportamentale si può svolgere in luoghi diversi a seconda delle necessità. Se parliamo di gatti non ci sono dubbi: la casa è il luogo adatto a svolgere la valutazione. Per il cane la preferenza di approccio per la nostra clinica è scegliere l'ambiente domestico, che permette di vedere sfaccettature della relazione tra cane e proprietario, delineata all'interno di dinamiche quotidiane; alcune situazioni meritano però di essere considerate anche in contesti diversi. È sorprendente come un animale possa cambiare a seconda della diversa situazione, e il fine di una valutazione è quello di avere un'idea il più precisa possibile di tutti gli aspetti comportamentali e di relazione con i proprietari La raccolta anamnestica, una lunga lista di domande che, quando possibile, prenda in considerazione la storia del paziente ancor prima della nascita del soggetto che vogliamo conoscere, è la base per cominciare a muoversi per “risolvere i problemi”. Ripercorrere in modo sistematico, laddove possibile, la storia, non solo comportamentale ma anche clinica del paziente, è la base da cui partire per formulare una diagnosi e intraprendere, di conseguenza, un percorso riabilitativo o terapeutico. Quali sono gli aspetti su cui un medico veterinario comportamentalista si sofferma? Tenendo come punto fermo che un approccio punti al miglioramento di una relazione, passando da una comunicazione efficace, sarà indispensabile considerare ogni sfera del comportamento. Cosa quanto e come mangia il nostro animale? Bypassando tutte le teorie che vedono il proprietario come un mero "distributore di cibo", il momento del pasto ci può suggerire moltissimo sulle dinamiche di relazione cane- proprietario. La qualità del riposo è buona.? Quanto è importante recuperare le energie (fisiche e mentali) per i nostri animali? La passeggiata come viene vissuta? E' un momento di svago? Oppure è un peso per tutti? E' un momento di tira e molla, guerra al cane che passa, una mera passeggiata igienica, o un momento distensivo di condivisione? E ancora: quanto conta il gioco per il binomio? L'importanza educativa della sfera ludica è sfruttata al massimo? Tutto concorre al benessere. Spesso l'animale che ha un problema diventa esso stesso un problema: è inevitabile focalizzarsi su ciò che richiede impegno e fatica, perdendo di vista che spesso lavorare su tutto ciò che fa star bene concorre a risolvere situazioni anche difficili. Quindi quando rivolgersi al MVEC? Se, come nel nostro caso, lo specialista è presente in struttura, chiedere di poter approfondire un aspetto comportament¬ale durante una visita clinica con qualche consiglio si può, fermo restando che la valutazione di un disturbo comportamentale non si può esaurire in pochi minuti. Sarà poi il MVEC a impostare il corretto percorso oppure a consigliare la corretta figura professionale a cui rivolgersi per farsi coadiuvare. Quando chiedere aiuto quindi? Ogni momento può essere buono! Le valutazioni possono avere due obiettivi diversi: non necessariamente il comportamentalista deve intervenire quando sono già emersi problemi, spesso agendo per tempo la prevenzione può essere la chiave per una convivenza equilibrata e piacevole. Anche la medicina comportamentale rientra perfettamente nell’ottica di medicina preventiva di questa struttura.
  • LA VISITA ORTOPEDICA
    La visita ortopedica viene effettuata, previo appuntamento, dall’ortopedico presente nella nostra struttura. Tale visita comincia con una valutazione generale del paziente poi seguita dalla valutazione particolare del problema che affligge il nostro pet. Viene eseguita una valutazione con l’animale vigile cui a volte, se le esigenze lo richiedono, segue una visita in sedazione, per poter effettuare al meglio eventuali manualità o esami radiografici; la necessità di eseguire un’eventuale sedazione o una serie di esami del sangue, ci porta a suggerire di presentarsi alla visita ortopedica con il paziente a digiuno da almeno 8 ore. La visita dura circa 1 ora.
  • RX PREVENTIVE E UFFICIALI FSA
    Qui di seguito è fornita qualche delucidazione circa l’esecuzione di un corretto iter per la diagnosi/trattamento delle patologie scheletriche congenite presenti in determinate razze (soprattutto di taglia grande e gigante). Rimaniamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e ricordiamo alla clientela che presso la struttura è presente un Medico Veterinario abilitato nell’esecuzione di tali radiogrammi. Ricordiamo inoltre che in tali razze è consigliato eseguire radiogrammi preventivi a circa quattro mesi di età per poter intervenire precocemente su tali alterazioni scheletriche. Sia le radiografie ufficiali che le radiografie preventive vengono eseguite, previo appuntamento, in day hospital con il paziente a stomaco vuoto dalla sera precedente e sono consigliati degli esami ematobiochimici per eseguire in totale sicurezza una leggera sedazione. Radiografie ufficiali Le radiografie ufficiali servono a determinare e certificare lo stato di salute delle anche e dei gomiti dei nostri pet e sono consigliate, oltre che per determinare il grado di salute, anche per verificare il possibile ruolo di riproduttore del nostro animale. Ricordiamo che per l’esecuzione di questo studio il proprietario deve essere lo stesso registrato presso l’ENCI ; l’animale deve avere il microchip e deve aver raggiunto almeno un’età compresa tra i 12 ai 18 mesi, in relazione della razza di appartenenza. Alla visita il proprietario è tenuto a portare il certificato di pedegree, che verrà inviato alla centrale di lettura assieme ai radiogrammi ufficiali eseguiti dal Medico Veterinario Ortopedico. Radiografie preventive Le radiografie preventive servono a riconoscere eventuali quadri displasici prima che questi si manifestino sintomatologicamente. Tale studio è composto da diverse proiezioni che forniscono al medico ortopedico dei parametri per valutare il corretto accrescimento dell’animale e vengono eseguite in età precoce. Ricordiamo che eventuali interventi correttivi sono possibili entro gli otto mesi di età, superati i quali l’unico intervento correttivo di un eventuale displasia di anca rimane la protesi. Il medico ortopedico valuterà con voi, in base al grado di displasia e allo stile di vita del vostro pet, la soluzione più adatta.
  • VISITA DERMATOLOGICA
    La visita dermatologia è una visita clinica che approfondisce le alterazioni a carico di cute, mantello, orecchie e unghie. La durata della visita è di circa un’ora ed è indispensabile eseguire una corretta raccolta anamnestica (dove vive, cosa mangia, profilassi, insorgenza del problema, precedenti terapie e risposta clinica) prima di approcciare l'animale Durante la visita dermatologica, si eseguono esami dermatologici di base (raschiati cutanei, esame del pelo, esami citologici, lampada di Wood, colture fungine) e, sulla base dei risultati ottenuti, si instaura una terapia o, più spesso, si dà inizio ad un iter diagnostico. In pazienti con patologia cronica e/o numerosi trattamenti antibiotici alle spalle è spesso necessario eseguire esami batteriologici con relativo antibiogramma per dare nome al batterio responsabile delle alterazioni cutanee e trovare l'antibiotico più efficace. È estremamente frequente che siano necessari controlli clinici ravvicinati per monitorare l'efficacia della terapia impostata e per eseguire ulteriori esami al fine di giungere alla diagnosi (che spesso, in dermatologia, non è immediata). Le patologie cutanee si possono dividere in pruriginose e non pruriginose e spesso sono complicate da infezioni batteriche e/o da lieviti che vanno sempre individuate e trattate in quanto fonte di ulteriore prurito e lesioni cutanee. Nella routine una gran parte dei pazienti giunge a visita dermatologica per prurito (con o senza lesioni). Il sintomo è facilmente riconoscibile (grattamento, leccamento, strofinamento, overgrooming nel gatto) e l'iter diagnostico consta di diversi step e di un pochino di pazienza! Ci sono però tantissime altre alterazioni cutanee, spesso non pruriginose, che sono invece campanello di allarme di patologie cutanee ben più gravi e invalidanti o di patologie non necessariamente cutanee e che richiedono approfondimenti clinici ed esami mirati quali esami del sangue, delle urine, biopsie cutanee, etc. Alcuni esempi sono le patologie su base endocrina (ipotiroidismo, iperadrenocorticismo, sertolioma) malattie infettive (leishmaniosi), malattie autoimmuni (pemfigo, lupus), neoplasie o sindromi paraneoplastiche (linfoma epiteliotropo, timoma, etc.
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