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Immagine del redattoreClinica Veterinaria Cavaria

DIECI COSA DA SAPERE SULLA CASTRAZIONE

1. Cos’è la castrazione?

E’ l’intervento chirurgico d’elezione, eseguito in anestesia totale e in day hospital, per la rimozione dei testicoli in animali maschi sani con la finalità di evitare gravidanze o comportamenti indesiderati, per risolvere problemi prostatici o per prevenire processi neoplastici in animali criptorchidi (cioè che presentano un solo testicolo, perché l’altro risulta “ritenuto” nel canale inguinale o in addome).


2. Tipologie di castrazione

La castrazione avviene diversamente nella specie canine o felina: nel gatto si procede con la rimozione dei testicoli attraverso un’ incisione direttamente a livello scrotale in assenza di punti di sutura; nel cane invece si esegue un’ incisione cranialmente allo scroto che verrà poi suturata.


3. Quando è consigliato farla?




Nel gatto viene sempre consigliata: infatti, oltre ad evitare marcature molto fastidiose in casa, i gatti che hanno anche una vita fuori dalle mura domestiche avranno meno possibilità di essere morsi o graffiati da altri gatti e, di conseguenza, contrarre patologie gravi (quali la leucemia felina e l’HIV felina) o sviluppare ascessi molto dolorosi.

Nei cani viene normalmente consigliata in quei casi i cui l’animale presenta un solo testicolo (previa l’esecuzione di un’ecografia addominale per individuare l’esatta posizione del testicolo stesso) oppure in animali con problemi prostatici.


Nei cani si consiglia di eseguire, prima di quella chirurgica, la castrazione chimica: questo consentirà di capire come cambia il carattere dell’animale (prima che il cambiamento sia definitivo): parleremo di come la castrazione possa cambiare il carattere del proprio cane in un blog dedicato che pubblicheremo tra qualche settimana…


4. Vantaggi o svantaggi

Vantaggi:

  • si evitano gravidanze indesiderate

  • si previene la trasmissione di patologie virali o batteriche gravi (specialmente nei gatti)

  • si previene lo sviluppo di tumori testicolari (specialmente nei cani con testicolo ritenuto).

Risulta uno strumento fondamentale nella terapia delle patologie prostatiche negli animali più anziani, qualora presentassero questo tipo di problema.

Svantaggi: aumento del peso che può portare a uno sviluppo più veloce di artrosi


5. Esistono delle controindicazioni?

L’intervento viene eseguito dopo approfondita visita clinica ed esami del sangue: qualora non si riscontrino anomalie e, sotto stretto controllo anestesiologico, i rischi rimangono limitati (seppur è bene ricordare che nessun intervento chirurgico può risultare sicuro al 100%)


6. Come affrontare il post-operazione?

Nel caso del gatto non sarà necessario fare praticamente nulla: non avrà bisogno di indossare nessuna protezione della ferita nè prendere antibiotici o antinfiammatori

Nel caso del cane invece l’animale dovrà indossare un body protettivo o un collare elisabettiano per evitare che possa leccarsi la ferita; il chirurgo valuterà se somministrare per i giorni successivi all’intervento un antinfiammatorio e un antiedemigeno.

Come per la sterilizzazione della femmina, le linee guida più avanzate sconsigliano l’utilizzo di antibiotico post operatorio; infatti se l’intervento viene eseguito con una corretta asepsi e sterilità del campo operatorio non si corrono rischi e l’antibiotico non serve.


7. Quanto dura la convalescenza?

Normalmente 10 giorni; si consiglia di tenere l’animale il più tranquillo possibile nei primi 2-3 giorni.


8. Come comportarsi durante la convalescenza?

Sia nel caso del cane che del gatto la sera stessa dell’intervento si consiglia di dare meno cibo e poca acqua; il giorno successivo ritorna tutto nella normalità.


9. Il proprietario potrebbe trovarsi di fronte a nuove necessità del cane?

L’animale potrebbe avere bisogno di un cambio di alimentazione, che preveda l’utilizzo di un cibo light o per animale sterilizzato; il passaggio dal vecchio cibo a quello nuovo è meglio che avvenga gradualmente, nell’arco di una settimana, mischiando quello vecchio con quello nuovo.

I gatti normalmente diventano più mansueti; i cani possono andare incontro a una più ampia modifica caratteriale: ne parleremo a breve in un blog dedicato!


10. Quanto costa praticare la castrazione?

Il costo dell’intervento dipende dal peso dell’animale (che per i nostri pazienti può variare da pochi kg per chihuahua, pinscher e gatti) a diverse decine di kg (come ad esempio negli alani), dalla zona d’Italia in cui viene eseguito, dall’esecuzione di esami del sangue preoperatori e dai protocolli chirurgici anestesiologici utilizzati.

Anche in questo caso non esitate a contattarci in clinica per fissare un appuntamento col chirurgo che, dopo aver visitato l’animale, vi farà un preventivo… senza impegno ovviamente!

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