La piometra è una grave infezione batterica dell’utero, con raccolta di pus al suo interno, che può presentare importanti e seri sintomi sistemici e che deve essere trattata con adeguate misure tempestive per scongiurare complicanze anche molto gravi.
Si verifica successivamente al periodo del calore, normalmente a distanza di un mese circa, in cagne e gatte di qualsiasi età (anche se si è evidenziato che la maggior frequenza la ritroviamo in soggetti dagli 8 anni di età in su, con una percentuale che sfiora il 25% di incidenza nelle femmine anziane, oltre i 10 anni di età)
COSA LA CAUSA?
La teoria tradizionale suggerisce che i cambiamenti ormonali (progesterone) rendono l’utero più sensibile alle infezioni: i cambiamenti legati al calore conducono all’iperplasia cistica endometriale che predispone l’utero ad infezioni batteriche secondarie.
Si è visto come però la sola stimolazione ormonale non sia in grado di determinare la piometra, indicando come lo sviluppo di questa patologia sia multifattoriale e coinvolga anche aspetti differenti, come quelli batterici.
I batteri maggiormente coinvolti sono:
E. coli
Pasturella Multocida
Pseudomonas spp
Klebsiella
Streptococcus canis
Enterobacter cloacae
TIPOLOGIA
Sono possibili due condizioni legate a questa patologia:
Piometra “aperta”: è la situazione meno grave ed è anche quella più facile da diagnosticare; in questo caso la cervice (che il muscolo che “chiude” l’utero) rimane aperta e il pus fuoriesce costantemente dalla vagina evitando che si accumuli nell’utero stesso.
Piometra “chiusa”: è la situazione più grave, in cui la cervice è serrata e il pus rimane internamente all’utero che può rompersi e portare a peritonite settica; è la condizione in cui i sintomi sistemici sono più severi
SINTOMI
Spesso aspecifici, si aggravano col passare del tempo e sono influenzati dalla tipologia.
Poliuria e polidipsia: ovvero il nostro animale beve e urina molto più del normale (di solito assente se a causare piometra non è E.coli)
abbattimento
inappetenza
febbre
vomito
dolorabilità addominale
nei casi più gravi: shock
DIAGNOSI
La diagnostica prevede un‘accurata anamnesi accompagnata da una visita clinica approfondita; in caso di sospetto si procederà con esami ematobiochimici, una radiografia addominale e, soprattutto, un’ecografia addominale che confermeranno la diagnosi.
A questo punto si procederà con la valutazione dell’iter terapeutico assieme al proprietario
TERAPIA
MEDICA
Prevede l’utilizzo di diversi farmaci iniettivi che hanno lo scopo di “aprire” la cervice, riattivare le difese immunitarie locali antagonizzando l’azione del progesterone.
E’ importante ricordare che questo approccio è soggetto a recidive (anche fino al 40% qualora l’utero non venga svuotato correttamente)e che viene consigliato soltanto in quei casi in cui il soggetto non può venir operato (a causa di condizioni patologiche pregresse) o in caso di animali sottoposti a riproduzione (nei quali risulta indispensabile preservare l’apparato riproduttore)
CHIRURGICA
E’ la terapia di elezione e prevedere la rimozione chirurgica, in anestesia generale, di ovaie e utero.
Questo intervento viene eseguito dopo stabilizzazione del paziente e prevede, nei casi più gravi, ricovero presso strutture 24h
PREVENZIONE
Salvo non abbiate necessità di far riprodurre il vostro pet(per questioni affettive o perché siete allevatori) il modo migliore per prevenire questo problema è la sterilizzazione, da eseguirsi preferibilmente tra il primo e il secondo calore del vostro animale: solo così avrete la certezza che questa urgenza non si verificherà mai.
Per qualsiasi dubbio non esitate a contattarci presso la Clinica Veterinaria Cavaria o tramite i nostri social: siamo a vostra disposizione.
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