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Immagine del redattoreClinica Veterinaria Cavaria

PARASSITI INTESTINALI …PROBLEMA SOLO PER GIOVANI?




Tutti sanno che i cuccioli e i gattini vanno sverminati. Passati però i primi mesi di vita, sembra che i parassiti intestinali “scompaiano” dalla vita dei nostri animali, ma non è così.!

Sicuramente cuccioli e gattini sono maggiormente colpiti dalle parassitosi intestinali, ma i parassiti sono sempre in agguato.


Cercheremo in questo BLOG di conoscerli un pochino meglio:

• Chi sono?

• Come si trasmettono?

• Come si trattano?

• Sono pericolosi per i nostri animali e per l'uomo?


Questo Blog non è un trattato di parassitologia, tratterà brevemente i vermi intestinali e i protozoi più frequentemente riscontrati in cani e gatti (ma ce ne sono molti altri).


I vermi a localizzazione intestinale più frequenti riscontrati nei nostri PET sono:

• Ascaridi (vermi tondi)

• Tricocefali (vermi a frusta)

• Tenie (vermi piatti)

• Anchilostomi (vermi ad uncino)


I protozoi intestinali più frequenti sono

· Isospora

· Giardia (ne parleremo in un prossimo Blog)


Come è facile immaginare per “scovare” le parassitosi intestinali il metodo normalmente utilizzato è l'esame delle feci. E' un esame facilmente eseguibile su un campione fresco di 3-5 grammi di feci, dai costi contenuti, ma con la possibilità di risultare falsamente negativo.


Per aumentare la possibilità di rinvenire le uova dei parassiti nelle feci si possono eseguire esami su 3 campioni raccolti in 3 giorni differenti proprio perché l'eliminazione dei parassiti non è costante (e talvolta l'eliminazione segue di qualche giorno la comparsa dei sintomi).

Ancora più raro è rinvenire i vermi adulti nelle feci (e talvolta nel vomito), il loro ritrovamento però rende più facile l'identificazione.


La maggior parte dei vermi a localizzazione intestinale viene trasmesso per via oro fecale quindi con il contatto orale con feci o ambienti fecalizzati.


L'osservanza di misure igieniche, prime tra tutte la regolare rimozione delle deiezioni, e di un piano di trattamenti appropriati nei confronti dei parassiti intestinali riduce fortemente la contaminazione ambientale e la diffusione di tali parassiti.


Le profilassi a cui sottoporre i nostri animali variano a seconda di:

  • età

  • stato riproduttivo

  • condizioni cliniche

  • stato di nutrizione

  • ambiente in cui vive (inclusi viaggi)


Veniamo ad un rapido excursus sui parassiti intestinali più frequenti.


ASCARIDI


Verme di grosse dimensioni da adulto (fino a 15 cm per Toxocara canis, fino a 10 cm per Toxocara cati).

I cuccioli possono infettarsi per via transplacentare durante il periodo di gestazione ed essere già fortemente infestati prima della nascita. Sono inoltre possibili massicce infestazioni talvolta con grave sintomatologia.

E' un parassita ubiquitario che colpisce cani e volpi di tutto il mondo con maggiore prevalenza nei soggetti giovani ma con possibilità di infestazione/reinfestazioni anche in soggetti adulti anziani.


La trasmissione è:

· orofecale (dalle feci di altri animali);

· per via transplacentare (cane) o allattamento (cane e gatto);

· per ingestione di carne cruda o la predazione di ospiti quali ad esempio i roditori.


Nei cuccioli/gattini con infestazione massiva i sintomi possono essere anche gravi con anoressia, addome dilatato, diarrea e vomito (talvolta con presenza di parassiti adulti); possono essere anche presenti sintomi respiratori (per migrazione delle forme larvali a livello di tessuto del sistema respiratorio); si può verificare un invaginamento intestinale.


I cuccioli dovrebbero iniziare i trattamenti antielmintici dal 14° giorni di vita (i gattini anche al 21° giorno non essendoci in questa specie passaggio transplacentare di parassiti) e continuato ogni 2 settimane fino a due settimane dopo lo svezzamento.

Di norma i cuccioli vengono adottati a 8 settimane di età ed è indispensabile eseguire immediatamente un esame delle feci completo prima di iniziare il protocollo vaccinale.


Anche le cagne in lattazione andrebbero trattate in concomitanza con il primo trattamento dei cuccioli.


In soggetti adulti e anziani, per quanto possibile la presenza di infestazione, è poco probabile la presenza di segni clinici.

Il periodo di prepatenza (periodo compreso tra l'entrata del parassita e la iniziale evidenziazione della sua presenza biologica tramite metodi diagnostici, in questo caso uova nelle feci) è di circa 4 settimane quindi un trattamento al mese è sufficiente per mantenere “pulito” il nostro animale.


Si consiglia l'esecuzione di almeno 4 sverminazioni all'anno.


TRICOCEFALI


Trichiuris vulpis è un nematode intestinale ubiquitario presente in tutta Europa e in particolar modo nelle zone centro meridionali che colpisce il cane.

Le infestazioni massive danno importante sintomatologia con diarrea mucosa e sangue, perdita di peso, anemia e iponatremia (abbassamento del sodio, alterazione che “mima” patologie non su base parassitaria).


Il trattamento spesso deve essere ripetuto più volte e il parassita ha grosse capacità di permanere nell'ambiente (anche anni). E' estremamente difficile eliminarlo, è possibile dissodare il terreno contaminato e riseminarlo per ridurre la contaminazione superficiale.

Il periodo di prepatenza è di 2-3 mesi con i cani infestati che possono eliminare le uova anche per 1 anno.


TENIA DEL CANE


Dipylidium caninum è la tenia del cane e del gatto il cui ospite intermedio è rappresentato dalla pulce o dal pidocchio masticatore.

L'infestazione avviene proprio per accidentale ingestione di tali ospiti intermedi con un periodo di prepatenza di circa 3 settimane.


Di solito scarsamente sintomatica la presenza della tenia può manifestarsi con presenza di prurito anale o di proglottidi nelle feci fresche o prossime al pelo della regione perineale.


Infestazioni massive posso comportare una progressiva perdita di peso del soggetto.

È possibile prevenire l'infestazione attraverso il controllo di pulci e pidocchi masticatori.

Il trattamento prevede la somministrazione di un antielmintico a intervalli regolari.


ANCHILOSTOMI


Ancylostoma e Uncinaria sono parassiti ematofagi dal grande apparato buccale che aderiscono fortemente all'intestino tenue di cane e gatto causando un certo traumatismo.

L'infestazione è maggiormente comune in soggetti che vivono all'aperto o con altri animali.

I segni clinici sono sovrapponibili a quelli evidenziati con altre parassitosi intestinali anche se talvolta più gravi (diarrea emorragica).


L'infestazione può essere estremamente grave in animali molto giovani dove può essere anche difficoltoso evidenziare le uova in campioni fecali (i sintomi iniziano prima della comparsa di uova nelle feci).


Alcuni anchilostomi, in particolare le larve di Ancylostoma spp. sono anche in grado di penetrare attraverso la cute e raggiungere l’intestino.

Nel caso di A. caninum i cuccioli possono infestarsi anche durante l'allattamento.


COCCIDI


Sono protozoi ospite-specifici, ubiquitari con infezione per via oro fecale.


Le oocisti sono eliminate sia da soggetti sintomatici che asintomatici per circa 5-10 giorni. Sono maggiormente colpiti cuccioli e gattini durante la lattazione e fino ai 4 mesi di età, l'infestazione avviene per presenza nell'ambiente di oocisti infettive che possono permanere tali per mesi.


Nei cuccioli e nei gattini, soprattutto se associata ad altre verminosi, coinfezioni virali o batteriche o improvvisi cambi di dieta, i sintomi enterici possono essere estremamente gravi. Spesso la diarrea precede l'eliminazione delle oocisti.


La reinfestazione è possibile ma di solito è scarsamente o nulla sintomatica con emissione nell'ambiente di pochissime oocisti.

Sono disponibili farmaci per la riduzione dell'eliminazione delle oocisti e il controllo della diarrea associata.


A causa della natura ubiquitaria la completa eradicazione è impossibile, fondamentale una corretta igiene ambientale evitando la permanenza di aree umide che permettono la sopravvivenza delle oocisti.

Alcuni dei parassiti intestinali fino a qui trattati hanno un potenziale zoonosi, possono cioè colpire anche l’uomo (ascaridi, Dipylidium caninum, Anchilostomi).


Anche per questo motivo è necessario seguire delle buone pratiche igieniche ed effettuare almeno 4 sverminazioni all'anno per ridurre il più possibile la presenza di vermi intestinali nei vostri animali e nell'ambiente.



Non bisogna spaventarsi, bisogna conoscere e prevenire.

L’esame delle feci è un esame semplice che può darci molte informazioni sia sulla presenza di parassiti che su altre alterazioni dell’intestino dei nostri animali, è quindi buona abitudine che entri nella routine annuale anche di animali adulti!!

Chiedi al tuo Medico Veterinario per avere maggiori informazioni.


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