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Immagine del redattoreClinica Veterinaria Cavaria

Castrazione e sterilizzazione del cane: il punto di vista del veterinario esperto in comportamento

Uno degli argomenti che destano più dubbi e discussioni nella gestione clinica e comportamentale dei nostri amici a quattro zampe è la decisione di sterilizzare o meno, e se sì, quando?


La doverosa premessa è che non esiste una risposta che si adatti a tutte le situazioni: è indispensabile ponderare la decisione in base al soggetto.

La sterilizzazione viene spesso vista come la soluzione a problemi che andrebbero invece indagati.


Abbiamo già parlato delle implicazioni cliniche e ormonali di una scelta orientata alla sterilizzazione, ma le implicazioni comportamentali possono destare ancora più dubbi.

Gli ormoni sessuali agiscono su alcune aree cerebrali modulando alcuni aspetti del comportamento che riguardano tra le altre, la socialità, le capacità empatiche, le capacità di pianificazione.


IL CANE





Maschio

Di solito i proprietari chiedono informazioni riguardanti questo intervento nel periodo della pubertà.


La pubertà (che ha inizio e durata variabile a seconda della taglia e talvolta della razza) riorganizza e trasforma il sistema nervoso centrale, e gli ormoni rimodellano l'anatomia e la fisiologia di tutto l'organismo.


Dal punto di vista emozionale si ha una modulazione delle risposte che portano a un comportamento sociale equilibrato, al controllo delle emozioni e a una riduzione dell'impulsività (che è ciò che di solito mette in scacco il proprietario). L'adolescente è impulsivo e più sensibile allo stress, oltre che meno tollerante alla frustrazione.


Sarà meno aggressivo?


Può capitare che la sterilizzazione non porti a una diminuzione del comportamento aggressivo, ma a un aumento dello stesso; questo capita quando questo tipo di manifestazione viene messa in atto dal cane per timore, quando parliamo quindi di aggressività difensiva: cani timidi e paurosi non trarranno giovamento da una carenza di ormoni, che causerà più facilmente un peggioramento della problematica.


Vi è poi l’aggressività su base genetica che non trarrà certamente vantaggio dalla

modificazione ormonale.


L'aggressività ha tante cause: se parliamo di aggressività interspecifica (nei confronti delle altre specie, per intenderci, uomo compreso) gli ormoni non hanno un ruolo ed è pertanto inutile pensare a una sterilizzazione.


Nel caso di aggressività intraspecifica (cane- cane) chiediamoci chi sono le vittime designate: difficilmente un'aggressività tra maschio e femmina si risolverà togliendo di mezzo gli ormoni.


Allo stesso modo se l'obiettivo del nostro cane è il gatto del vicino la causa sarà da ricercare nella motivazione predatoria del nostro compagno di vita, e non nel testosterone!


Smetterà di distruggere casa?


Alcuni comportamenti che il proprietario vede come problematici sono segno di immaturità e quindi spesso rappresentano un passaggio obbligato (ad esempio la distruttività o l'esuberanza) da monitorare, gestire e tenere sotto controllo, ma del tutto in linea con l’età del nostro amico a quattro zampe.


E… la monta?


La monta è un comportamento a cui spesso si attribuisce un significato sessuale. In realtà capita spesso che dietro a questo comportamento si celi una manifestazione di disagio o ansia. Non servirà a nulla pensare quindi a una sterilizzazione, ma sarà doveroso approfondire il problema a partire dalla raccolta anamnestica e dalla valutazione dell’ambiente e delle relazioni del cane nel nucleo famigliare.


Quando castrare?


Dalla castrazione chirurgica non si torna indietro! È bene individuare il momento corretto, in accordo con veterinario clinico, comportamentalista e, ovviamente, proprietario.


Dal punto di vista comportamentale il momento corretto è dopo il raggiungimento della maturazione sessuale e della maturità cognitiva e sociale.

La cosiddetta castrazione chimica è un metodo efficace e temporaneo, ma non deve essere preso alla leggera: ci sono ovviamente molte implicazioni da ponderare con attenzione.




Femmina

Dal punto di vista comportamentale il discorso riguardante la componente ormonale è sovrapponibile a quanto detto per il maschio.


Gli ormoni concorrono alla determinazione di caratteristiche fisiche e sociali, dando un contributo a delineare le caratteristiche di ogni soggetto.


È importante sapere che un cane vivace per natura non cambierà totalmente il proprio modo di essere dopo la sterilizzazione, ma sarà il passaggio all’età adulta a diminuire quei comportamenti talvolta poco gestibili che i proprietari temono.


Il momento migliore per la sterilizzazione sarà dunque dopo il passaggio da adolescenza a età adulta, e per permettere un’adeguata prevenzione di neoplasie su base ormonale, sarà bene non attendere oltre il secondo calore, con le dovute eccezioni e valutazioni.


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