Capodanno tempo di botti…
Possiamo chiederci se piacciano o meno ai nostri amici o al nostro vicino di casa, ma possiamo affermare con sicurezza che i fuochi d’artificio non piacciono ai nostri animali domestici!
In alcuni casi possiamo parlare di paura, quindi di una situazione sicuramente spiacevole, ma che fortunatamente si risolve con la fine dell’evento stressante.
Nei casi più gravi invece, purtroppo ci sono soggetti che provano un’emozione molto intensa, che lascia strascichi per ore o addirittura per giorni dopo la fine del rumore, e che imparano ad anticipare il momento sgradevole, e a generalizzare la sensazione negativa a rumori meno intensi e di altra origine.
La situazione dovrebbe essere attentamente valutata onde evitare di sottovalutare una condizione di forte malessere che può degenerare in modo progressivo.
Questo problema si presenta spesso già in giovane età, motivo per cui lavorare nel cucciolo con la prevenzione può essere un grande aiuto.
PRIMA REGOLA: AGIRE PER TEMPO
Il primo consiglio è sempre quello di pensare con anticipo a come gestire il momento “difficile”, ovvero: non aspettate il 31 dicembre per fare due chiacchiere con il vostro medico veterinario.
Chiedete consiglio, e se avete avuto delle brutte esperienze gli anni precedenti, pensate a una vera e propria valutazione comportamentale, che può orientare verso un aiuto (spesso di tipo naturale, qualche volta di tipo farmacologico) per evitare il cosiddetto disturbo post traumatico da stress.
COSA SUCCEDE?
Chi convive con un cane o un gatto terrorizzato dai botti sa bene che uno dei primi sintomi è lo stato di allerta, che porta il cane o il gatto a prestare attenzione a qualsiasi avvisaglia: il cane si immobilizzerà in attesa di un suono, uno stimolo visivo o, più spesso di quanto ci rendiamo conto, olfattivo.
Il gatto, nella maggior parte dei casi, troverà il modo di nascondersi, ma cerchiamo di non sottovalutare il malessere che anche il nostro enigmatico compagno di vita può provare.
Nei casi più gravi potremmo vedere dei sintomi fisici come tremori, scialorrea (salivazione profusa), pupille dilatate. Spesso il respiro affannoso può essere presente anche per lungo tempo.
PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE
Partire con il piede giusto ci può essere di grande aiuto: un cucciolo (e un gattino) che hanno strumenti adeguati saranno meno propensi a sviluppare paure e fobie di forti rumori. Non facciamoci cogliere impreparati quindi, e mettiamo a punto delle strategie adeguate!
UN LUOGO TRANQUILLO
Spesso si sente dire che consolare il nostro animale nel momento della paura può peggiorare la situazione rinforzando il comportamento e l’emozione negativa: non è così! Se il cane o il gatto hanno la necessità di conforto, essere presenti è un aiuto, senza enfatizzare il disagio ma rendendosi riferimento stabile e, se richiesto, offrendo un contatto fisico o una vicinanza.
È bene però da subito pensare a uno spazio, una stanza, che per il nostro animale possa essere sempre, e non solo nel momento dei botti di Capodanno, un rifugio e una via d’uscita in caso di disagio.
Cosa deve esserci nel cosiddetto “posto sicuro”?
Per il cane
La copertina o cuccia (eventualmente coperta o posizionata in un luogo protetto)
Ciotola dell’acqua
Eventuali giochi o masticativi
Per il gatto
Assicuratevi che l’ambiente sia SEMPRE a misura di gatto, con spazi verticali e nascondigli
Non chiudete gli spazi (non scegliete un’unica stanza) ma permettete al gatto di scegliere autonomamente dove nascondersi
Lasciate cibo e acqua sempre disponibili
Assicuratevi che la lettiera sia accessibile e vicina all’eventuale nascondiglio
IMPORTANTI ACCORGIMENTI
È bene ricordarsi che un animale spaventato può cercare la fuga mettendosi in pericolo.
Assicuratevi quindi di chiudere le gattaiole e non lasciate il cane in giardino!
L’eventualità di farsi male non è remota.
L’AIUTO DEL VETERINARIO
Non sottovalutiamo il problema e parliamo con il medico veterinario delle strategie e degli aiuti che si possono fornire ai nostri animali.
Ci sono rimedi naturali, integratori e aiuti che possono essere somministrati per tempo, non aspettando l’ultimo minuto, perché necessitano di tempo per agire.
In casi gravi l’aiuto farmacologico diventa indispensabile, sotto rigorosa ricettazione medico veterinaria e permette di mettersi al riparo da eventi traumatici.
Negli ultimi tempi è inoltre possibile utilizzare dispositivi a onde a bassa frequenza che aiutano in modo importante e senza effetti collaterali.
Non vi resta che chiedere e… BUON ANNO!
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