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Immagine del redattoreClinica Veterinaria Cavaria

DERMATITE ATOPICA CANINA: CONOSCIAMOLA MEGLIO

La Dermatite atopica canina (DA) è una allergia nei confronti di allergeni ambientali.


Se vogliamo essere più fini nella definizione è una:

  • malattia cronica

  • pruriginosa

  • recidivante

  • con tipiche manifestazioni cliniche

  • una certa predisposizione genetica e di razza

  • spesso associata, ma non sempre, alla produzione di immunoglobuline (IgE) rilevabili mediante test sierologici o test intradermici.


Circa il 20% di soggetti affetti da dermatite atopica infatti ha tutte le alterazioni tipiche della patologia (alterazioni clinica, mancata risposta a diete privative) ma test sierologici e intradermici negativi (dermatite atopica intrinseca non mediata da IgE). Si parla allora di atopic-like dermatitis.


La DA è una ipersensibilità nei confronti di allergeni ambientali che penetrano nell'organismo per via respiratoria e/o percutanea.





Di che allergeni si parla?


Sono numerosi, alcuni sono presenti tutto l'anno, altri sono stagionali, alcuni sono ubiquitari, altri meno; si tratta di:

  • pollini di erbe e piante,

  • acari della polvere,

  • acari delle derrate alimentari,

  • muffe

  • ...

Ma come faccio a sapere se il mio animale nel soffre?


I primi sintomi a comparire sono prurito ed eritema (per lo più fra primo e terzo anno di vita), l'esordio è per lo più stagionale e almeno inizialmente il prurito non è accompagnato da lesioni.

Le sedi maggiormente interessate dal prurito sono:

  • muso (zona perioculare, labbra e padiglione),

  • estremità degli arti (spazi interdigitali e zona dorsoventrale),

  • ascelle,

  • inguine,

  • addome

Con il progredire della patologia vanno incontro a eritema, ispessimento, iperpigmentazioni, escoriazioni (legate ad autotraumatismo). Tali soggetti mostrano anche una maggior predisposizione ad infezioni della cute sostenute da batteri (soprattutto da cocchi) e da malassezia che aggravano in modo importante il prurito e l'infiammazione in soggetti atopici.

Altre manifestazioni cliniche sono otiti ricorrenti, congiuntiviti, starnuti, seborrea ed episodi di hot spot (dermatite piotraumatica). I sintomi respiratori sono poco frequenti.


Ma quindi se il mio cane ha la dermatite è colpa dell'ambiente in cui vive?


La diagnosi di DA è SOLO su base clinica (non esistono test che permettano di diagnosticare la DA) e si effettua per esclusione di altre cause di prurito. L'esecuzione di test allergologici su sangue o l'esame d'intradermoreazione non ha scopo diagnostico (ci sono animali sani che hanno test allergologici positivi e viceversa) ma sono fondamentali per impostare una terapia mirata.


Quindi una volta che ho escluso tutte le possibili cause di prurito nel mio cane e trattato le infezioni concomitanti come possono aiutarlo visto che la patologia è cronica e tende a ripresentarsi?


Ci sono 3 modi per aiutare un soggetto affetto da DA:

  • ridurre il più possibile il carico di allergeni presenti nell’ambiente (ottenibile in modo parziale per allergeni indoor – acari e muffe – non ottenibile per allergeni outdoor)

  • utilizzare farmaci per il controllo del prurito (disponibili vari principi attivi e varie formulazioni)

  • immunoterapia o iposensibilizzazione o “vaccino-terapia” ottenuta sulla base dell'esito dei test allergologici. La somministrazione ripetuta di allergeni diluiti ha lo scopo di rendere il paziente meno sensibile agli allergeni stessi. La terapia si somministra per via iniettiva sottocutanea o sublinguale e sono necessari 6-12 mesi di terapia per valutare l'efficacia.

Circa la metà di cani atopici sottoposti a tale terapia mostra un importante miglioramento clinico e un minor numero di ricadute. Tale terapia nella maggior parte dei casi va portata avanti a vita.


Quindi abbiamo capito che la diagnosi non è così immediata, che bisogna seguire attentamente un iter diagnostico “per esclusione”, ma che nel contempo, con l'aiuto del medico veterinario, è possibile tenere sotto controllo infezioni cutanee e prurito.

In questo iter non bisogna andare per tentativi, la cura migliore si trova “lavorando” insieme con il veterinario, trovando insieme la giusta strada per il controllo della patologia.


Pensi che il tuo animale possa avere questa patologia? Hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a districarti nel complicato mondo delle allergie e che aiuti il tuo animale a ritrovare la serenità che merita? Chiama in clinica e prendi appuntamento per una visita dermatologica.


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